Italia: Rete, Social e Pandemia nel 2020
Sempre di più ci stiamo rendendo conto di come gli smartphone o i laptop, ci accompagnino quotidianamente in quasi tutte le nostre attività, siano esse lavorative, sociali o di svago. Grazie allo studio pubblicato qualche settimana fa da Wearesocial.com, ( https://wearesocial.com/it/blog/2020/02/report-digital-2020-in-italia-cresce-ancora-lutilizzo-dei-social ) possiamo notare come il trend di utilizzo di dispositivi mobili connessi ad internet e di piattaforme social nel nostro paese sia realmente in crescita.
Il 2020, sicuramente, verrà ricordato come l’anno della Pandemia di Covid-19, associato a tutte le immagini negative che da un anno a questa parte hanno cambiato le nostre percezioni ed il nostro modo di vivere la socialità. Proprio quest’ultima, in gran parte grazie alla rete, non è andata persa nonostante il social distancing imposto per combattere il “nemico invisibile”. I social media, le piattaforme di videochiamata e le applicazioni di messaggistica istantanea hanno trasformato una distanza fisica in una vicinanza visiva.
Alcuni dati
I 365 giorni appena messi alle spalle hanno evidenziato come la tecnologia e la rete ci permettano di fare, ormai, qualsiasi cosa da dietro un piccolo schermo che ci permette di essere online praticamente 24 ore su 24. Analizzando la già citata ricerca di We Are Social, possiamo portare alla luce alcuni numeri, che permettono di dare una misura reale alla crescita del web: Su circa 60 milioni di italiani ben 50 milioni fruiscono regolarmente di Internet, mentre 35 milioni sono utenti attivi sui social. A proposito proprio dei Social network, è interessante notare come in questo anno solare la media di tempo speso sopra di essi sia in crescita, arrivando ad 1 ora e 57 minuti di attività quotidiana (1 ora e 50 minuti lo scorso anno). L’88% dei soggetti ha partecipato attivamente sulle piattaforme attraverso interazioni quali: commenti, post, video o stories. Praticamente tutti abbiamo potuto dire la nostra e lo abbiamo fatto con regolarità!
Classifica di utilizzo e miglior exploit
La domanda che sorge quindi spontanea è: Ma quale social ha avuto più crescita in periodo di Pandemia?
Beh, la risposta è facile: INSTAGRAM! Infatti, la app di proprietà del gruppo Facebook ha visto una crescita che l’ha portata a coprire il 64% degli utenti web attivi, un incremento dell’11% rispetto al 2019. Da segnalare come anche Pinterest, nota piattaforma di condivisione di immagini, che era un po’ in caduta libera negli ultimi report, ha visto un aumento della sua utenza di un 5%, attestandosi ad un numero complessivo di circa il 29% di utenti della rete.
Se volessimo stilare una classifica della stagione “socialistica” 2020, formata dal numero di soggetti che ne fruiscono sul numero totale di chi naviga online, dovremmo assegnare il titolo a Youtube (88 utenti su 100), che ancora una volta, in stile Juventus per citare un paragone calcistico, continua a dominare la scena da anni. Al secondo posto Whatsapp (83 utenti su 100), subito dietro Facebook (80 utenti su 100). Il podio è davvero molto “corto”. Il cucchiaio di legno invece, va proprio ad Instagram, che come detto in precedenza, vede la sua utenza attestarsi al 64% della platea disponibile.
Che dire quindi, i video sono stati i grandi protagonisti dell’anno della Pandemia, sicuramente aiutati dall’implemento della piattaforma Youtube di visualizzare non più solo video preregistrati ma bensì anche video-dirette, mossa vincente.
Piccolo off-topic
Piccola parentesi extra-social, dedicata anche ad una delle domande che ci poniamo sempre più di frequente: Dove compro ciò che mi serve?
Beh, non volendo entrare nel merito, non potendo dare una risposta migliore di un’altra, diamo giusto due numeri. Il fantastico mondo degli e-commerce ha avuto uno sviluppo “forzato”. Infatti, ben il 93% degli utenti che dispongono di connessione internet (si avete letto bene!) hanno visitato uno store online, di qualsiasi tipo. Il 40% di questi lo fa regolarmente da cellulare, mentre il restante 50% circa, lo fa da laptop o tablet.
Che dire, per il 2020, forse, la risposta sembra che sia stata: “Acquisto sul web”.
Spunti per il futuro del mondo lavorativo
Scrivendo ancora nel pieno della Pandemia di Coronavirus (o “coronavairus” prendendo spunto proprio da un social di un noto politico italiano), possiamo fare giusto qualche ragionamento a voce alta su quale sarà l’andamento futuro del mercato del lavoro.
L’apertura alla tecnologia che si è vista tra le diverse “ondate” e le varie “zone a colori” ha fatto ricadere l’occhio anche dei più non attenti, sull’importanza che giocheranno da qua in avanti gli esperti del macrocosmo web. Alcune ipotesi che si possono paventare leggendo su Linkedin, piattaforma social appunto, che congiunge domanda di offerta con domanda di richiesta lavorativa, mettono in luce come alcune tra le professioni più in crescita siano: disegnatori di siti web con competenze di programmazione, UX/UI designer, Graphic Designer, Social Media Manager ed infine, Copywriter per siti web e testate online. Altra curiosità, tutti lavori che possono essere svolti da remoto, ovvero, a distanza. Una nuova frontiera messa in luce dalla Pandemia. Un’altra!
Possiamo quindi desumere che le nuove tecnologie ci abbiano lasciato in eredità da questa annata una maggiore apertura e consapevolezza nei confronti della digitalizzazione. Alcuni si sono affidati e si stanno affidando tuttora alla tecnologia stessa come ancora di salvezza.
Immaginatevi se tutto questo fosse successo ottanta anni fa, come sarebbe stato? Niente aperitivi su Zoom, niente work-out online su Youtube e nemmeno nessuna riunione di lavoro tramite Google Meet, diverso vero? Non meglio, non peggio ma sicuramente diverso!